Mangiapannolini, struttura dei migliori ‘maialini’ sul mercato
Mangiapannolini o maialino? Cambia il nome, ma non la sostanza. Per testare la qualità di questi utili bidoncini usati per lo smaltimento dei pannolini sporchi va ispezionata, in primo luogo, la struttura. Il mercato ci propina modelli simili e diversi al tempo stesso, sta a noi scegliere e capire in che cosa differiscono, magari andando oltre le apparenze che ci fanno vedere un comune contenitore dotato di coperchio, seppur ingentilito nelle forme e nei colori. In realtà, i mangiapannolini sono più di un semplice bidone, altrimenti basterebbe usare il comune secchio della spazzatura. Per una corretta valutazione del prodotto occorre basarsi sulle sue specifiche componenti e caratteristiche come si può scoprire nel seguente articolo sulla struttura dei mangiapannolini. Innanzitutto, la natura dei rivestimenti.
Da fuori non si vedono, ma se si apre il coperchio si potranno notare quanti e quali strati di rivestimento sono presenti all’interno del contenitore, elementi basilari nel calcolo del punteggio che alla fine promuoverà o boccerà il ‘maialino’. Nei migliori modelli in commercio il rivestimento consta di ben 5 stradi, se non di più, in alcuni casi con la presenza di una pellicola a fini di igiene e barriera anti-batterica tra uno strato e l’altro. Altro fattore strutturale di notevole rilievo è rappresentato dal filtro d’aria che trattiene la puzza senza farla fuoriuscire dal secchio. Da valutare, infine, la modalità con cui viene smaltito il rifiuto, che in alcuni mangiapannolini si butta direttamente in una busta che contiene tutto il mucchio o, meglio, finisce in un sacchetto mono-uso autosigillante che lo fa sparire dagli occhi e dal naso.
Per buttare i pannolini nella pancia del ‘maialino’ ci sono due modi: o si fa a mano, aprendo il coperchio e buttando il pannolino usato nel sacco o sacchetto o in automatico, mediante una manopola strutturata per non far entrare in contatto con l’interno del contenitore. Altra distinzione, come già accennato, riguarda la tipologia dei sacchetti che possono essere normali o specifici, questi ultimi oggetto di ricariche, anche piuttosto costose ma decisamente consigliabili, reperibili solitamente dalle case produttrici. I sacchetti specifici sono più efficaci, in quanto fagocitano i pannolini uno per uno isolandoli, mentre i sacchetti normali sono simili ai sacchi neri della spazzatura, deputati all’accoglimento massivo dei pannolini usati.