Cos’è e come scegliere un cavatappi da sommelier?
Appassionati del vino o sommelier professionisti possono fare affidamento su uno strumento preciso e performante per aprire in pochi istanti una bottiglia di buon vino. Parliamo di un cavatappi da sommelier, ovvero un prodotto eccellente e di gran lunga migliore rispetto ai normali cavatappi destinati a un uso domestico. Sceglierne uno è molto semplice, basta conoscere il prodotto e capire quali sono le caratteristiche che lo rendono così efficiente e di qualità. Nelle breve righe che seguono ci occuperemo di fornire tali informazioni, mentre qui è possibile sapere quali sono i migliori cavatappi da sommelier dell’anno in corso.
Nella forma un cavatappi da sommelier è facilmente riconoscibile. È composto da una lama, solitamente a scomparsa (e nei modelli di qualità anche seghettata), utile per recidere il rivestimento posto sul tappo vero e proprio della bottiglia che intendiamo aprire, una spirale, che andrà inserita nel tappo di sughero con dei movimenti decisi e circolatori, e infine una leva (in questo caso è una sola) grazie alla quale saremo in grado di estrarre il tappo precedentemente fissato alla spirale. In questa fase è necessario applicare una forza costante e compiere un movimento deciso per riuscire nell’operazione senza sbriciolare il sughero di cui è fatto il tappo (che potrebbe cadere nel vino e alterarne il sapore).
Questi apparecchi sono piccoli e maneggevoli, dotati di un’impugnatura ergonomica. Sono leggeri, e di solito realizzati in materiali come l’acciaio inossidabile o altri metalli simili nelle caratteristiche. I modelli più pregiati possono avere inserti e rifiniture in materiali che possono impreziosire il valore dell’oggetto stesso – è il caso dei cavatappi con manico rivestito in legno (meglio ancora se di ebano o serpente) per esempio.
Un cavatappi da sommelier di buona qualità quindi deve essere pratico da usare, non più lungo di 20 centimetri, dotato di una lama seghettata per aprire la bottiglia, di una spirale e di una leva. Deve essere realizzato con materie prime resistenti e di buona qualità, quali l’acciaio inossidabile per esempio, che però non devono appesantire troppo l’apparecchio – è necessario infatti che sia leggero e maneggevole – né renderlo eccessivamente fragile e quindi soggetto a rompersi facilmente.